Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Bruma sui colli, Piede in pauta,… Orti e mandorli in fiore, Decantano l’alba senza rumore. Qua e là una lepre salta,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
È vero, sono come il fuoco che accende le timide lampare, come la maschera di un carnevale.