T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Bruma sui colli, Piede in pauta,… Orti e mandorli in fiore, Decantano l’alba senza rumore. Qua e là una lepre salta,
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto