Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Mi chiedo, con la penna in mano, nel giorno andato come un sovrano… se il tuo amor sarà per sempre rivolto altrove, o a me, continuam… Cosa farò di questo abbraccio
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Lo senti, è il canto dei campanili, delle mie incertezze, onda, dei tuoi sospiri. È il fuggir grave,
Il gatto gioca, con le cicale, Il sole spiana vecchie zanzare. Sale il giorno
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
È vero, sono come il fuoco che accende le timide lampare, come la maschera di un carnevale.
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,