Un bacio ancora e ti vorrei tra le mie gambe nude. Ad ascoltare, sentire,
Dieci piccoli indiani andarono al parco, uno rimase appeso, ancorato nel fango.
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.
E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Se togli tutto ad un uomo inevitabilmente, diverrà, un dittatore! Prima di tutto verso se stesso.
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.
Desideri senza pretese ci han forgiati. Seduti, su un altare di gradini
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,
Con Bacco e Flora ho un contenzioso. A lui devo, un di di festa e del buon vino.
Caro, piccolo insetto, nel giorno scarno, piena crisalide, bozzolo salvo. Ti sarà donato
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
L’amore non è un capriccio, un’ottemperanza o un’obbedienza cieca. È un miraggio, l’illusione
Voltati, la stella che ammiravi un tempo non porta più il tuo nome. Il tuo odio l’ha oscurata, l’ingratitudine