Non ci saranno prediche, Né più sermoni, Su ciò che ha afflitto Noi, Uomini nuovi.
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette
T’amo, e più non odo le mie parole. Sol delle tue, ora m’è colmo
Atterrito di non amare. Come una pietra scalza, sul nudo piè. Nudi, come l’amor sol è.
E vivrò nella tua voce, nella speranza che ti compone, fino al desiderio ultimo di vivere, un giorno solo felice e nel tuo nome.
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Le mie scelte, non le rimpiango. Se le ho prese, era per una ragione.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Corrono le biglie, tra i castelli di sabbia e sale e le gabbianelle ora si librano,