Fiocchi di membra, ossi spezzati e vitelli mai nati.
Sarà l’amore, Il sorriso sopraffino. Saran le fragole, sarà il buon vino.
Ho visto una fata dal cuore gentil… nel grembo portava i color dell’ap… Il rosso, di lacrime e sangue, il nero come tana d’amante. L’azzurro, il verde,
La neve stende dal porticato, le mani si sfregano rubando il fiato; viene l’inverno la sua coperta bianca,
Io, sono avanguardia. Non mi interessa la contestazione.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Il sole attende, tra nuvole di sabbia e sale, l’estate gravida di questo mare.
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Ieri, toccavo il cielo con un dito. Non era per superbia, per vanità o altro.
Fugge il sogno, nell’incoscienza di un’utopia. Nel sangue distopico
Travagliata pietra gravida di terrore e rabbia, a chi ti rivolgi in questa notte scura?
Fugge la corte il passero inquieto, il suo canto dolente, gli dei han posto il veto. Agita le zampette
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
Tumultua l’anima E tinge il pianto La solitudine Di non amarti.