E fiumi più non odo di gente alcuna. Solo miseria che non vive e spare
Portami il girasole, affinchè io lo trapianti, tra le memorie dimenticate di queste corti d’amanti. Portami l’affetto
La vita é come una patatina al for… Lo sai che fa male. Ma come fai a non mangiarla.
Ingegnere, Idraulico, Mercante. Soffri d’amor, Ne ebbe
I matti stelle cadenti sulla riva, sul bordo tutto in salita della normalità.
L’infinito... è una bolla misera, ubriaca, affranta.
Caro piccolo insetto, il tuo bozzolo è salvo la crisalide piena. Un fiore, un giorno,
Se così io mi rivelassi, tanto fragile da non piacere più ad alcuno e mi accorgessi
Buonanotte fiordaliso, hai le stelle nel guanciale, hai la luna per amico, per coperta, hai foglie e fico. Io, ho un letto sgarrupato,
Ti ho rubato una foto ieri sera mentre eri tra i tuoi amici. Non pensare male,
Si è a barattar l’amore Col vino in un cestello Che erotico già affonda Nel tuo mai triste e bello. La musica è finita
Il tuo desiderio d’amore precisa: che é la conchiglia che spiaggia la riva. Che cerca una spiga
Libertà, diritti, catene, oppressi fardelli e anime “ubriache”.
Ti ho atteso in questi tre anni ogni, santo, giorno.
Primavera, fa’ che tra le fragole non giunga altra stagione, allontana il bianco inverno le sue cime, il suo bastone.