(da Il Canzoniere, Quasi un racconto, 1951)
#ScrittoriItaliani
Dolore, dove sei? Qui non ti vedo… ogni apparenza t’è contraria. Il s… indora la città, brilla nel mare. D’ogni sorta veicoli alla riva portano in giro qualcosa o qualcun…
Mio tenero germoglio, che non amo perché sulla mia piant… sei rifiorita, ma perché sei tanto debole e amore ti ha concesso a me… o mia figliola, tu non sei dei sog…
È notte, inverno rovinoso. Un poco sollevi le tendine, e guar… Vibrano i tuoi capelli, selvaggi, la gioia ti dilata improvvisa l’oc… che quello che hai veduto
Nella mia giovinezza ho navigato lungo le coste dalmate. Isolotti a fior d’onda emergevano, ove raro un uccello sostava intento a prede… coperti d’alghe, scivolosi, al sol…
La giovanezza cupida di pesi porge spontanea al carico le spall… Non regge. Piange di malinconia. Vagabondaggio, evasione, poesia, cari prodigi sul tardi!
Il poeta ha le sue giornate contat… come tutti gli uomini; ma quanto,… L’ore del giorno e le quattro stag… un po’ meno di sole o del vento, sono lo svago e l’accompagnamento
Ho attraversata tutta la città. Poi ho salita un’erta, popolosa in principio, in là deser… chiusa da un muricciolo: un cantuccio in cui solo
C’era, un po’ in ombra, il focolai… arnesi, intorno, di rame. Su quell… si chinava la madre col soffietto, e uscivano faville. C’era nel mezzo una tavola dove
Che succede di te, della tua vita, mio solo amico, mia pallida sposa? La tua bellezza si fa dolorosa, e più non assomigli a Carmencita. Dici: “È l’autunno, è la stagione…
La bocca che prima mise alle mie labbra il rosa dell’auror… ancora in bei pensieri ne sconto il profu…
Il portiere caduto alla difesa Ultima vana, contro terra cela La faccia, a non veder l’amara luc… Il compagno in ginocchio che l’ind… con parole e con mano, a rilevarsi…
Di corsa usciti a mezzo il campo,… prima il saluto alle tribune. Poi, quello che nasce poi, che all’altra parte rivolgete, a q… che più nera si accalca, non è cos…
Mio padre è stato per me “l’assass… fino ai vent’anni che l’ho conosci… Allora ho visto ch’egli era un bam… e che il dono ch’io ho da lui l’ho… Aveva in volto il mio sguardo azzu…
La mia fanciulla snella e polposet… è come un arboscello con le poma: una ne mangi ed un’altra t’alletta… La mia piccola cara è una bambina. Teme, se tardi rincasa, legnate,
Sera di febbraio Spunta la luna. Nel viale è ancora giorno, una sera che rapida cala. Indifferente gioventù s’allaccia;