Versi delle 23, 33
Dalla raccolta "Orfani di luce"© la poesia "Versi delle 23,33© di Francesco D' Addino.
Addomesticare il cuore
dalle violacee infatuazioni,
nuotare nelle albe
spegnere ogni rancore
Abbiamo mani per costruire,
reggere l’ urto come le dighe
Abbiamo tutto questo sangue
per continuare un altro giorno
Prendere pugni nello stomaco,
calci in faccia
e sentire dolore
in ogni millesimale parte:
Così l’anima ferita,
possa tornare a guarire
E quel punto
su quel foglio bianco
che chiamano vita
non sia la fine,
non dia la fine
come un pollice verso
nell’ arena
Ma possa esso
rappresentare
solo un nuovo inizio.
Versi delle 23,33