Non è solo che tu non ci sia,
è che la tua assenza è rimasta,
seduta al mio tavolo,
a dormire dalla mia parte del letto,
a seguire i miei passi
come un cane senza padrone.
Non ti cerco più,
ma non so nemmeno come smettere di trovarti
negli angoli vuoti,
nell’eco di un rumore che non è mai stato tuo,
nel silenzio che pesa
come un cappotto bagnato sulle spalle.
Fuori, la vita continua,
le luci cambiano,
le voci vanno e vengono,
ma qui dentro,
in questo posto dove tu eri,
niente si muove,
niente respira.