#ScrittoriItaliani #ScrittriciDonne
O lasciate lasciate che io sia una cosa di nessuno per queste vecchie strade in cui la sera affonda – O lasciate lasciate ch’io mi perda
Per troppa vita che ho nel sangue tremo nel vasto inverno. E all’improvviso, come per una fonte che si scioglie
Gioia di cantare come te, torrente… gioia di ridere sentendo nella bocca i denti bianchi come il tuo greto; gioia d’essere nata
È un sole bianco che intenerisce sui monumenti le donne di bronzo. Vorresti sparire alle case, destar… ove trascinano lenti carri sbarre di ferro verso la campagna—
Se qualcuna delle mie povere parol… ti piace e tu me lo dici sia pur solo con gli occhi io mi spalanco
Io penso che il tuo modo di sorrid… è più dolce del sole su questo vaso di fiori già un poco appassiti—
I miei pensieri somigliano stasera a quest’acqua bambina che corre a passettini d’argento dietro tutte le barche. L’ombra del promontorio,
Domandavo a occhi chiusi –che cosa sarà domani la Pupa? – Così ti facevo ridire in un sorriso le dolci parole
Questo non è esser morti, questo è tornare al paese, alla culla: chiaro è il giorno come il sorriso di una madre
Sola nella notte di rovina e di spavent… restavi tu Maria— incolume nell’abside
Quando dal mio buio traboccherai di schianto in una cascata di sangue— navigherò con una rossa vela
Lumi e capanne ai bivi chiamarono i compagni. A te resta questa che il vento ti disvela
Giuncheto lieve biondo come un campo di spighe presso il lago celeste e le case di un’isola lontana color di vela
Sorelle, a voi non dispiace ch’io segua anche stasera la vostra via? Così dolce è passare senza parole
A notte un lento giro d’ombre rosse alle pareti avviava i treni: tonfi cupi d’agganci al sonno si frangevano.