#ScrittoriItaliani #ScrittriciDonne (da la notte”) è “Superba
Dalle mani magnifiche del cuore sei percorso nobile strumento che stai dentro le labbra del sign… E il tocco è bianco come di una corda che vibra
Ah se almeno potessi, suscitare l’amore come pendio sicuro al mio destino! E adagiare il respiro fitto dentro le foglie
Del tutto ignari della nostra esis… voi navigate nei cieli aperti dei… e delle nostre squallide ferite voi fate un balsamo per le labbra… Non vi è da parte nostra conoscenz…
Vorrei un figlio da te che sia una… lucente, come un grido di alta gra… che sia pietra, che sia novello Ad… lievito del mio sangue e che risol… più quietamente questa nostra sete…
In cima ad un violino ci sta forse un respiro che nessuno raccoglie perché è un senso d’amore. Tu suoni per il vento e viaggi
Accarezzami, amore ma come il sole che tocca la dolce fronte della lu… Non venirmi a molestare anche tu con quelle sciocche ricerche
Amai teneramente dei dolcissimi am… senza che essi sapessero mai nulla… E su questi intessei tele di ragno e fui preda della mia stessa mater… In me l’anima c’era della meretric…
Ho avuto paura della morte paura dei tuoi paradisi tu eri la mia ape poggiavi sopra di me con la tua benevolenza
Non ti dispiaccia che parli il tuo… non ti dispiaccia che io porti pie… e che con essa tutta mi ragioni, io sono nell’inferno e ora faretra reggo d’amore ed ora sinfonia;
Ho conosciuto Gerico, ho avuto anch’io la mia Palestina, le mura del manicomio erano le mura di Gerico e una pozza di acqua infettata
Apro la sigaretta come fosse una foglia di tabacco e aspiro avidamente l’assenza della tua vita. È così bello sentirti fuori,
No, non tornare, avrei crudo sgome… e mi toglieresti a questi dolci so… o forse troveresti che disfatta è la mia carne e la mia croce viva… non tornare a vedermi, sono in pac…
Io sono una città nera e una rondine notturna. Qualche ragazzo mi sorride e allora divento volpe canterina. Un mare di pesci
Getto noccioli di cartone, suono per militi di cartapesta, ora sono tutta funesta e ho dato mille canzoni.
Rivedo le tue lettere d’amore illuminata, adesso, dal distacco; senza quasi rancore... L’illusione era forte a sostenerci… ci reggevamo entrambi negli abbrac…