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Qui.... te solo, te solo.—Oh, las… Ch’io sfoghi sul tuo cor tutti i s… Da tant’anni nel petto accumulati, Tutti gli affanni e i desiderî occ… Ho bisogno di pianto.
Per esser grande l’uom creò la mac… e la rese perfetta in ogni ordigno… Nervi d’acciajo le donò; ed in ver… parve ad essa donare anche il pens… Ingranaggi, stantuffi, anse, cilin…
Ella mi disse: «Tu non ridi mai; Imprecan sempre i versi tuoi morda… Tu il cantico non sai Ove il gaudio folleggia e vibra al… La musica dei baci.
Escono dal cantiere, a coppie, in… con le giacche sull’òmero.—Muragli… vivente forman sulla via che abbag… nel sole.—Ira e tristezza li fan b… Su ogni moto dei muscoli riflessa
Tutte le stazïoni e tutti i porti videro quella che non è mai stanca e sotto il nero velo è così bianca… pallida in viso del pallor dei mor… Treni in corsa per monti e per rad…
Uscì Fiammetta nel tramonto roseo dall’opificio, con le eguali a fas… Rise, con l’insolenza de’ suoi sed… anni, al cortil di pietra, al foll… delle rondini intorno, al gran com…
Quella che è stesa sul crocicchio,… corpo abbattuto al par d’un sacco… d’un così immoto e duro sonno dorm… che il suo viluppo si confonde al… Per quali impure vie, da che remot…
O grasso mondo di borghesi astuti Di calcoli nudrito e di polpette, Mondo di milionari ben pasciuti E di bimbe civette; O mondo di clorotiche donnine
Chi batte alla mia porta?... ... Buon dì, Miseria; non mi fai… Fredda come una morta Entra: io t’accolgo rigida e secur… Spettro sdentato da le scarne brac…
Quando lo vedo per la via fangosa Passar sucido e bello, Colla giacchetta tutta in un brand… Le scarpe rotte e l’aria capriccio… Quando il vedo fra i carri o sul s…
Chiusa nel velo, coi lunghi occhi… fissi all’artier da la vermiglia t… ritta presso la porta parlò ella, e sibilo parea la sua favella: «Affila, affila sulla cote lucida
Sogno.—Dinanzi al mio vagante sgu… Una turba fantastica traluce Tutta ravvolta ne la rossa luce Del tramonto di giugno austero e t… Son macri volti e petti strazïati,
Pur vi rivedo ancor, povere stanze… Linde stanzette de la madre mia: Oh, nel mio sen, che folla di sper… Quando, ricca di sogni, io ne part… Pur vi rivedo ancor, povere stanze…
Nostalgia mi cacciò dalla mia niti… casa, ove i fiori in snelle coppe… Ed un guarnello d’operaja indosso mi mise, e al collo un fazzoletto… E son venuta ove le basse fabbrich…