Primavera non è che s’avventuri un’altra volta e cinga di tripudi un’altra volta i rami seminudi, tutti raggiando questi cieli puri? Madre Terra, sei tu che trasfigur…
Ormai dopo quest’ora non verrà nes… Così siamo ancora soli, amore, e per questo riposo vedi nell’esistere unico, nel limite che la tua mano ha dall’aria
Silvia, rimembri ancora Quel tempo della tua vita mortale, Quando beltà splendea Negli occhi tuoi ridenti e fuggiti… E tu, lieta e pensosa, il limitare
Amai teneramente dei dolcissimi am… senza che essi sapessero mai nulla… E su questi intessei tele di ragno e fui preda della mia stessa mater… In me l’anima c’era della meretric…
IO fui Glauco, fui Glauco, quel… Trepidar ne’ precordii sentii la deità, sentii nell’intim… midolle il freddo fremito della potenza equorea trascorrere
Italo ardito, a che giammai non po… Di svegliar dalle tombe I nostri padri? ed a parlar gli me… A questo secol morto, al quale inc… Tanta nebbia di tedio? E come or…
Mio padre è stato per me “l’assass… fino ai vent’anni che l’ho conosci… Allora ho visto ch’egli era un bam… e che il dono ch’io ho da lui l’ho… Aveva in volto il mio sguardo azzu…
Ah, mio dio, Mio Dio, perché non esisti? Dio onnipotente, cerca (sfórzati)… almeno di esistere.
la mia fresca urina spargo tuoi piedi e il sole danza! danza!… la finestra mai vorrà chiudersi per chi non ha il ventre… si congiungerà – ma io danzo! danz…
Lo spiraglio dell’alba respira con la tua bocca in fondo alle vie vuote. Luce grigia i tuoi occhi, dolci gocce dell’alba
Al picco di Punta Manara scosceso giù negli scogli sospeso al mare si arriva, profumo di marzo bizzarro ed aspre spiralis spiranthes,
Lo senti, è il canto dei campanili, delle mie incertezze, onda, dei tuoi sospiri. È il fuggir grave,
Ieri ho sofferto il dolore, non sapevo che avesse una faccia s… le labbra di metallo dure, una mancanza netta d’orizzonti. Il dolore è senza domani,
Amai trite parole che non uno osava. M’incantò la rima fiore amore, la più antica, difficile del mondo Amai la verità che giace al fondo,
. Tempo relativo ed io non ho tempo di perdere tempo, tempo di chiedere ridere piangere
Pace non cerco, guerra non sopport… Tranquillo e solo vo nel mondo in… Pieno di canti soffocati. Agogno La nebbia ed il silenzio in un gra… In un gran porto pien di vele liev…
Lei desiderava un sorriso una musica muta una riva di mare per bagnarsi il suo amore impossibile.
Imiei carmi son prole delle foreste, altri dell’onde, altri delle arene, altri del Sole,
Se nel crocicchio d’una via desert… O in mezzo al mondo gaio e spensie… Incontrate un bambino abbandonato, Pallido il viso e la pupilla incer… Che d’una madre il bacio ed il con…
O deserta bellezza di Ferrara, ti loderò come si loda il volto di colei che sul nostro cuor s’inc… per aver pace di sue felicità lont… e loderò la chiara
Qual da gli aridi scogli erma su ‘… Genova sta, marmoreo gigante, Tal, surto in bassi dí, su ’l flut… Secolo, ei grande, austero, immoto… Da quelli scogli, onde Colombo in…
Forse tu hai dentro il tuo corpo un seme di grande ragione, ma le tue labbra gaudenti che sanno di tanta ironia hanno morso più baci
I versi sono polvere chiusa di un mio tormento d’amore, ma fuori l’aria è corretta, mutevole e dolce ed il sole ti parla di care promesse,
O il tetro Palazzo Madama... la sera... la folla che imbruna... Rivedo la povera cosa, la povera cosa che m’ama: la tanto simile ad una
Deve essere stato l’abbaglio di un… un tac di calamita da una parola m… E io che ci ricasco benché lo so c… Ma ti amo – mi ha ripetuto e come… a non riamarlo io che non chiedo a…
Tre casettine dai tetti aguzzi, un verde praticello, un esiguo ruscello: rio Bo, un vigile cipresso.
Quanti lustri ci separano, da ciò che eri e ciò ch’è stato. Dai ricordi di un bambino, da rincorse a perdi fiato. Dalla scuola e le sue madri,
Un’armonia mi suona nelle vene, allora simile a Dafne mi trasmuto in un albero alto, Apollo, perché tu non mi fermi. Ma sono una Dafne
Di corsa usciti a mezzo il campo,… prima il saluto alle tribune. Poi, quello che nasce poi, che all’altra parte rivolgete, a q… che più nera si accalca, non è cos…
Calante malinconia lungo il corpo… al suo destino Calante notturno abbandono di corpi a pien’anima presi nel silenzio vasto